Siamo come i coriandoli…

Note di domenica 31 agosto 2014. Non siamo stelle filanti, siamo come i coriandoli e appena lanciati ci sparpagliamo.

alda con occhiali

Uno di qua, in senso inverso alla strada intrapresa dal resto del gruppo, due di là in direzione Passo Ticchiano (ndr: 122km in 5h17’55”), uno che ti lascia alla prima rotonda di Pilastro per proseguire in direzione della Val Toccana, altri due che proseguono in direzione Berceto alla rotonda di Calestano. Le rotonde ci fregano, non ci fanno solamente scivolare come è capitato a Maura domenica scorsa – ancora auguri da parte di tutti noi – ma ci separano, ci disgregano e questo perché? Perché il più delle volte partiamo senza sapere dove andare a parare, senza che tutti sappiano esattamente quale sia il percorso da affrontare in giornata. Ha ragione Sandro, è una storia che deve finire, non è possibile che un gruppo ciclistico numericamente forte come il nostro sia così impreparato nel gestire le uscite domenicali. Al venerdì sera si dovrà proporre un itinerario in modo che uno sappia così organizzarsi, sapere se poi partire per affrontarlo interamente o solo parzialmente, sapere con anticipo quale variante potrebbe eventualmente prendere in considerazione per accorciare il percorso. Si eviterebbero così anche quei sensi di colpa che a qualcuno, come è capitato oggi, può andare incontro nel constatare che due del gruppo sono avanti abbandonati da tutti gli altri. Un senso di colpa che altri però non mostrano di avere per il fatto che chi è davanti potrebbe poi anche fermarsi ed attendere il resto del gruppo. Ci si ferma se uno fora, non ci si deve preoccupare se uno decide di andarsene per i fatti suoi. Giustamente ci si ferma se qualcuno fora, specialmente se quel qualcuno è poi lo scrivente. Certo che uno non sia in grado, dopo più di vent’anni di bici, di cambiare una gomma andrebbe a dir poco schiaffeggiato (solo simbolicamente), andrebbe perlomeno ridicolizzato (sarebbe logico), andrebbe lasciato lì da solo sul posto, abbandonato (no, non fatelo), lo si dovrebbe apostrofare almeno con un “Adesa arenget” (se dovesse accadere non scriverò mai più una canzone), lo si dovrebbe salutare e poi proseguire incuranti del suo stato ansioso (se dovesse accadere non scriverò mai più nemmeno un resoconto domenicale). Giustamente noi ci fermiamo sempre quando qualcuno fora e domenica scorsa il mio angelo salvatore è stato Pietro. Ottimo lavoro e in breve tempo. Professionale e a costo zero, nemmeno la richiesta di una banana come invece in altra occasione mi aveva richiesto suo cognato, Oscar, che per altro da tanto tempo non vediamo più in gruppo. Bel giro quello portato a termine domenica scorsa, giro ad anello, quasi ad anello, giro che a vederlo pare quasi una spilla, giro che sarà bene catalogare e riproporre in futuro. 103 km in totale, 1150 m di dislivello, 25 km/h la media finale. Non male.

giro 31ago14

Da segnalare nel corso della giornata un raduno di tafani sulle rampe di Neviano de’ Rossi ed un raduno di Vespe in quel di Langhirano. Due anche le novità, Mauro per la prima volta risulta assente, Sandro per la prima volta ci fa compagnia per tutta la giornata. Continuate così, continuate così tutti e due almeno per un paio di domeniche.