Maggio 2016

 

30 maggio 2016
Il mese di maggio è ormai finito e sul sito della Ciclistica Sampolese non è stato ancora riportato nulla per quanto riguarda le uscite ciclistiche effettuate in questo mese. Non ci sono state manifestazioni degne di essere ricordate? Non ci sono stati episodi meritevoli di essere menzionati? Non c’è stata nessuna caduta? Non c’è stato alcun fatto eclatante in questi 30 giorni? Possibile che nessun tesserato abbia lasciato un segno nel mese delle rose? Tranquilli, non è così. Di fatti da raccontare ce ne sarebbero diversi, tesserati che hanno lasciato una traccia in questo inizio di primavera ce ne sono stati tanti ma, senza il minimo dubbio, uno solo degli iscritti merita di essere segnalato come protagonista assoluto di questo periodo. Spiace non averlo segnalato immediatamente, rincresce non aver prontamente evidenziato la sua impresa, ma quel senso di colpa che certamente ognuno di noi si porta dentro lo possiamo cancellare adesso ricordando il nome di colui che ha fatto la grande impresa. E’ un nuovo tesserato e il suo nome è Stefano, il birraio del Metheglin e l’impresa che ha portato a termine è una di quelle che resteranno incancellabili nel corso degli anni. Stefano è partito il 2 di maggio da Lourdes ed in solitaria sulla sua MTB, dopo più di 1000 km (mille chilometri), è giunto a Cabo Fisterra o Cape Finisterre percorrendo quel Camino de Santiago che in tanti sognano di fare almeno una volta nella vita. Il “Camino è il Camino” ci aveva già anticipato lo scorso anno un altro nostro tesserato che ne aveva percorso un tratto a piedi. Il Camino sarà un’emozione, un fatto interiore, un’esperienza di vita, una sfida, un qualcosa che non può essere raccontato o descritto anche solo parzialmente da uno che non lo ha vissuto in prima persona ma che potrà e dovrà essere raccontato solo da colui o coloro che lo hanno realizzato. A Stefano confessiamo tutta la nostra ammirazione e confidiamo di poter ascoltare, sorseggiando una birra, alcune avventure del suo magico viaggio, un viaggio che per lo più ha affrontato sotto una copiosa pioggia, una fredda pioggia che però non lo ha fermato nel suo tragitto. Tredici (13) giorni piovosi su quindici (15) avrebbero fatto naufragare i più, ma il birraio l’acqua se l’è fatta scivolare via. L’acqua, già l’acqua. E’ stata protagonista anche ieri e noi, a differenza di Stefano, l’acqua non l’abbiamo sfidata, l’acqua ci ha vinto, ci ha sconfitto ma ci ha permesso di capire ancora una volta cos’è un gruppo, cos’è l’affiatamento, come si effettua una scelta a maggioranza. Razionalità e irrazionalità, le ragioni del cuore e quelle della logica messe a confronto, la ragionevolezza e la prudenza che prevalgono giustamente sull’impulsività del momento. La due giorni a Sestri Levante non è andata come speravamo potesse andare. Le previsioni atmosferiche ci avevano avvertito di un probabile peggioramento nel pomeriggio di domenica 29 ma poi c’è stata un’accelerazione e l’anticiclone Ugolino è stato spazzato via nel centro-nord dall’arrivo della bassa pressione atlantica. Il ciclone “Le valchirie” è avanzato a ritmo di carica e domenica mattina ci siamo svegliati sotto una pioggia battente e del bel sole del giorno prima è rimasto solo il ricordo. I ricordi non si cancellano e i 152 km del viaggio di andata, con scollinamento sul Bocco, resteranno nella nostra memoria. Tra i 14 partecipanti più d’uno non aveva mai percorso 150 km di fila, per loro sarà pur sempre “La prima volta”. Invece di pedalare, domenica mattina abbiamo pianificato la strategia del rientro e l’abbiamo realizzata. Rientro a S. Polo in pulmino per 9 persone e tre biciclette. Ritorno a Sestri Levante con lo stesso pulmino privato dell’ultima fila di seggiolini più il furgone di Davide. Caricate le 6 bici sul furgone dell’idraulico e le restanti 5 sul pulmino, prima di partire per il ritorno ci siamo concessi un pizza ed una birra. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto questa due giorni a Sestri Levante? Difficile rispondere, comunque completamente vuoti alla fine sono risultati i bicchieri di birra Poretti tracannati ai “Due gabbiani” Abbiamo trascorso insieme una bella giornata – non bellissima – ci siamo fatti compagnia e ci ha fatto compagnia anche WhatsApp. A dire il vero WhatsApp ci sta facendo compagnia da parecchio tempo. Questa applicazione di messaggistica mobile sta diventando un tormentone da quando, nel giro di 24 ore tra il 6 ed il 7
febbraio, il Waghen ha creato due gruppi denominati rispettivamente ciclisticasampolese e SAN POLO-ROMA 2016. Foto, canzoni, sonetti di Trilussa ci stanno accompagnando quotidianamente ormai da 80 giorni. Domande e risposte si susseguono a ritmo frenetico e a volte capita pure di confondere un gruppo con un altro e ricevere o mandare un messaggio per nulla pertinente. E’ certo che ormai tendiamo ad utilizzare più WhatsApp che il cambio della bici ed il bello di questa applicazione è che in tempo reale tutti veniamo a conoscenza di quel che accade all’interno della grande famiglia della Ciclistica Sampolese. Un esempio? Ecco un breve scambio di messaggi registrati ieri.
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Maggio ormai ce lo stiamo lasciando alle spalle ed è bene ricordare che in questo mese abbiamo applaudito il più giovane di tutti, Filippo, in quel di Trinità, abbiamo effettuato la foto di sociale di gruppo per poi ritrovarci dopo il giro in bici a mangiare la piadina in piazzetta, abbiamo alternato la BDC con la MTB, abbiamo avuto il piacere di un invito inaspettato a tavola, abbiamo assistito a rovinose cadute e a crisi improvvise. Crisi improvvise e rovinose cadute non sono certo una novità ma, data l’eccezionalità degli eventi e dei protagonisti, è forse il caso di segnalare i caduti di questo mese. Categoria BDC
5 maggio 2016 – STORCHI EDOARDO
Cade due volte nel giro del giovedì in quel di Tizzano. Tra la prima caduta e la seconda non passano più di tre minuti. Mai accaduto prima. Nonostante il record si assegnano, come da regolamento, 5+5. Adelmo è ancora molto lontano Categoria MTB
7 maggio 2016 – MUSI WILLIAM
Cade in località sconosciuta nel pomeriggio del sabato (testimone Davide). Si procura una evidente abrasione che cicatrizza nel giro di 24 ore. La zona interessata è quella di confine tra la coscia e l’anca della gamba destra. Non abituato alle cadute, mostra con orgoglio quello che spera possa diventare un bel tatuaggio.
8 maggio 2016 – CABELLI SEILA
Non contenta di primeggiare nella classifica di Campione Sociale MTB, sferra un deciso attacco alla leadership di Roberto cadendo due volte nella giornata della Foto Ufficiale.
8 maggio 2016 – MANTOVANI DANIELA
Anche lei, forse per emulare Seila, cade nella parte finale del giro proprio nel giorno della foto ufficiale. Gelosia tra ragazze?
Giugno è alle porte, la Gran Fondo Cooperatori e la San Polo – Roma sono i due grandi appuntamenti del prossimo mese che regaleranno sicuramente materiale per scrivere altre note.

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