Diario Chianciano 2014

il gruppo che ha raggiunto Chianciano

il gruppo che ha raggiunto Chianciano

17 e 18 Maggio 2014

In 15 siamo andati in Toscana alla ricerca della bellezza, la bellezza del paesaggio e la bellezza dei centri storici, e siamo tornati tutti arricchiti, tutti carichi di emozioni, felici per esserci stati, soddisfatti di quello che abbiamo ammirato, contenti di aver trascorso due giornate memorabili. La bellezza l’abbiamo incontrata da subito sulla strada quasi deserta che ci ha condotto a Radicofani ed alla sua Rocca, la bellezza l’abbiamo incrociata nello passaggio del carosello di automobili della Mille Miglia, la bellezza non è sparita tra i verdi boschi di faggi sulla salita che ci ha condotto alla vetta di Monte Amiata, la bellezza ci è apparsa nuovamente all’improvviso e quasi ci ha frastornati sotto quel bel chiaro di luna nella Piazza Grande a Montepulciano. Josè Saramago, premio Nobel portoghese, ha scritto: “Ci sono luoghi per cui si passa, ce ne sono altri dove si va”. Domenica sapevamo di andare in luoghi suggestivi, sapevamo di andare in posti incantevoli, sapevamo che la bellezza non ci avrebbe abbandonato. Il verde delle colline pettinate dalla brezza mattutina e l’azzurro terso del cielo di domenica mattina prima di giungere a Pienza ci ha meravigliato, la vista panoramica della val d’Orcia dalle mura della città ideale ci ha sbalordito, il Ponte Mille Miglia di San Quirico d’Orcia ci ha rallegrato, la strada per Montalcino, tra crete e campi di vitigni ed ulivi dove i petali di papaveri rossi spuntavano qua e là, ci ha entusiasmato, l’Abbazia di Sant’Antimo nella piana sotto Castelnuovo dell’Abate ci ha commosso, la risalita per Castigliane d’Orcia ci ha prosciugato ma poi a Bagno Vignoni nuovamente la bellezza ci ha impressionato, si è ancora una volta mostrata e forse qualcuno di noi si sarà chiesto: ” Ci saranno altri anelli toscani belli come questi?”. La bellezza non ci ha abbandonato nemmeno sulla via del ritorno e nuovamente si è esibita sulla SP53 con la presenza della grande quercia monumentale di quattrocento anni che i toscani in genere chiamano Quercia delle checche o delle cecche ( le gazze) e nuovamente poco dopo dove il viale sinuoso di cipressi della Riserva Naturale di Lucciolabella ci ha regalato un’ultima spettacolare cartolina. Tutto è stato perfetto, tutto è girato per il verso giusto, mai un problema, né meccanico né di convivenza. A proposito di problema, tu lettore prova a risolvere questo.
Due corrieri partono da Casalecchio di Reno e devono effettuare delle consegne a Montecchio Emilia, Bibbiano e Codemondo prima di arrivare al deposito finale di S. Polo d’Enza. Il primo corriere propone di uscire al casello autostradale di Terre di Canossa e poi proseguire per Montecchio Emilia, Codemondo, Bibbiano e giungere infine a S. Polo d’Enza, il secondo invece suggerisce di uscire al casello autostradale di Reggio Emilia e da lì proseguire per Codemondo, Montecchio Emilia, Bibbiano ed infine a S. Polo d’Enza. Attento lettore, quale percorso secondo te risulta essere il più corto? Quale dei due avresti scelto per arrivare prima a destinazione?

Soluzione del problema
Il tracciato proposto dal primo corriere risulta essere di 115 km mentre il tracciato suggerito dal secondo corriere risulta essere di 95,3 km pertanto, data la crisi economica imperante, il primo corriere, al rientro, verrebbe licenziato in tronco.

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1 Response

  1. Alessandro Giugno 14, 2014 / 14:29

    Che bel racconto, mi fa venire voglia di prendere la bici e partire…

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