Gita sociale 2015: primo breve resoconto

S. Polo d’Enza 29 giugno 2015


Non una foratura, non un problema meccanico, nessuna divergenza ciclo-turistica è emersa all’interno del gruppo composto dai sedici partecipanti (13 pedalatori e 3 accompagnatori) che hanno scelto di aderire alla Gita Sociale 2015 al lago Maggiore con campo base al Grand Hotel Majestic di Pallanza. Alla fine sono risultati 440 i km percorsi e 5400 i metri di dislivello superati nel corso dei 4 giri ad anello che ci hanno visto protagonisti sulle rampe del Mottarone, sulle sponde del lago d’Orta, nel periplo del lago Maggiore, sugli strappi terribili del monte Ologno, sulle dolci pendenze della val d’Ossola, nell’interminabile galleria della val Vigezzo, nella bellissima discesa tutte curve della val Cannobina. Sì ora sono già solo ricordi, così come sono ricordi, bei ricordi, la ciclabile svizzera di Locarno, il panorama spettacolare che ci ha regalato la Madonna del Sasso, la vista del lago di Mergozzo e del monte Rosa, l’emozione che abbiamo visto sul volto dell’artista sampolese Walter Ferrarini davanti ai suoi mosaici ad Arizzano. Ancora una volta l’intero gruppo si è mostrato curioso di scoprire posti nuovi e così in regalo ha avuto la possibilità di ammirare angoli suggestivi e panorami mozzafiato. Abbiamo sudato, a volte anche sofferto, ci siamo mostrati solidali con chi aveva bisogno di un supporto psicologico, c’è stata competizione ma mai scorrettezza. C’è chi ha gioito con il pugno alzato alla fine di un interminabile sprint, c’è chi ha alzato le mani al cielo ben 500 metri prima di tagliare il traguardo, ci sono state strategie pianificate in camera ma anche nate nel corso della tappa, c’è stata sì rivalità ma ci sono state anche strette di mano ed abbracci sudaticci, ci sono state dichiarazioni commoventi a fine corsa e poi ci sono state bevute, sfottò, confidenze, tanto di quel materiale da farci un film. Un film? E perché no. Non siamo stati né in val Formazza né sul Cuvignone, non siamo saliti a Macugnaga e nemmeno in Valsesia ma se in futuro qualcuno proponesse di tornare da quelle parti beh, credo proprio che tutti, ma proprio tutti – Alda, Claudia, Elisabetta, Nadia, Danilo, Dario, Davide, Ermes, Fabrizio, Gianni, Mario, Massimo, Maurizio, Mauro, Pietro e Roberto – non avrebbero nessun dubbio nel rispondere: “Sì, torniamoci da quelle parti e torniamo nuovamente al Grand Hotel Majestic di Pallanza, perché un albergo così non lo si scorda mai più ”.

Giardinieri

Domenica 21 giugno 2015

21giu2015

Nel primo giorno d’estate partiamo con l’intenzione di fare tanta salita perché in settimana dovremo poi effettuare tante scalate, forse anche troppe, ed allenare la gamba oggi ci pare doveroso. Nel folto gruppo sono presenti ben 11/13 di coloro che parteciperanno alla Gita sociale 2015. Itinerario di tutto rispetto con programma che prevede il nostro passaggio da Vetto, Groppo, Ca’ di Scatola, Collagna, Valbona, Ramiseto e poi rientro. Abituale passo cicloturistico – di più non possiamo fare – fino alle porte di Cola, dove ci aspetta una discesa impressionante e poi una impegnativa risalita per Vidiceto e Groppo. La prima sorpresa della giornata non è tanto lo sbriciolamento del gruppo sulle prime rampe quanto il constatare la bellezza del manto stradale. La più bella strada asfaltata percorsa quest’anno è questa, non una buca, niente asfalto rattoppato, una strada da gustare appieno ed è forse per questo che in tanti salgono ancor più lentamente del solito. Il ricompattamento parziale avviene sulla Sparavalle, nel piazzale antistante La Baita d’Oro. Ricompattamento parziale perché Mauro, il Campione Sociale in carica, non vi giunge mai. Lo aspettiamo, cerchiamo di contattarlo telefonicamente ma non otteniamo nessuna risposta. Pietro ripercorre la strada a ritroso ma, con faccia sconsolata ci informa che dell’atleta di Codemondo non c’è traccia. Scatta a quel punto la solidarietà di gruppo che ormai da anni ci contraddistingue ed in due si propongono di rintracciarlo. Roberto – sofferente al basso schiena – e Mario – sofferente alla troppa salita ancora in programma – ridiscendono per la stessa strada già percorsa con il compito, ben preciso, di buttare lo sguardo anche nei fossi e comunicarci l’avvenuto avvistamento. Continue reading

I bikers al Passo Tremalzo

Lunedi 1 giugno , partiti da Tremosine, dopo una salita molto impegnativa e lunga, abbiamo raggiunto il Passo Tremalzo , una sosta per ricaricare e giù per una discesa con un panorama meraviglioso

Bel giro e bella compagnia circa 41 km e dislivello imprecisato perché l’altimetro di roberto è andato in tilt e segnava 2800 mt (sicuramente molto meno)